Secondo l’analisi del Centro studi di Unimpresa, il panorama della spesa sanitaria in Italia mostra un trend di calo progressivo nei prossimi anni. Dal 6,7% del PIL nel 2022, si prevede una riduzione al 6,1% entro il 2026. Questa tendenza di decremento, che ha visto una leggera flessione già nel 2023 al 6,6%, segnala un’imminente ristrutturazione del bilancio dello Stato in termini di spesa per la salute.
L’analisi evidenzia come in termini assoluti la spesa passerà dai 131 miliardi di euro del 2022 ai 134 miliardi del 2023, per poi diminuire a circa 133 miliardi nell’anno corrente. Si prevede, tuttavia, un incremento a 136 miliardi nel 2025 e quasi 139 miliardi nel 2026.
La previsione di Unimpresa sottolinea un dimagrimento complessivo del bilancio pubblico, con la spesa totale che si ridurrà al di sotto del 50% del PIL entro il 2026, indicando una gestione statale orientata alla prudenza e all’efficienza.
Nonostante questo, le pensioni mostrano un trend opposto, con un incremento del peso sul PIL dal 15,3% nel 2022 al 16% nel 2024, per stabilizzarsi al 15,9% nel 2026. Al contrario, gli esborsi per le prestazioni sociali e gli investimenti pubblici vedono un calo significativo nel periodo considerato.
Questi dati anticipano il Documento di economia e finanza (DEF) che il Consiglio dei ministri è pronto a licenziare, confermando l’impegno del governo italiano verso una gestione oculata delle risorse, nonostante le sfide poste dalla spesa per il debito pubblico.
Il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, esprime soddisfazione per la direzione intrapresa dal governo, che continua il percorso di prudenza finanziaria iniziato dall’esecutivo precedente, garantendo una gestione attenta delle casse dello Stato italiano.