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Psicologia. Guida di sopravvivenza ai regali di Natale

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Dicembre 2019 – Il Natale è la festa dei regali. E se da un lato, almeno in apparenza, tutti si sentono più buoni, pieni di amore e voglia di festeggiare animati da nobili sentimenti, sono ormai decenni che le regole del mercato si sono affermate sulla tradizione, imponendo pratiche di scambio regalo molto spesso inutili, dispendiose e fastidiose.

Gli esperti di Guidapsicologi.it hanno preparato una guida di sopravvivenza ai regali natalizi, con l’obiettivo di riportare il centro sul significato del regalo, la bellezza di fare un regalo e i pericoli del consumismo, imparando a ridimensionare l’aspettativa a favore della qualità del pensiero.

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Che cos’è un regalo

Il regalo non è un elemento valutabile in termini di denaro, anzi. Il significato del regalo risiede in ciò che rappresenta, nella volontà di pensare all’altro e di riconoscergli un ruolo, che non è misurabile in euro o in qualsiasi altra moneta di scambio.

È importante imparare a superare questo limite imposto dal consumismo per recuperare il valore del regalo. In questo modo ci si renderà conto che non è nel denaro speso ma nel tempo dedicato a pensare all’altro che risiedono l’attenzione e l’affetto. Questo esercizio può essere utile per scardinare dalla nostra mente un meccanismo molto pericoloso, che vede il denaro come unità di misura assoluta, a discapito del tempo. In questa epoca, il tempo è invece ciò che davvero conta, perché ne abbiamo sempre meno. Ecco perché regalare del tempo a qualcuno è il più grande dono che si possa fare.

La bellezza di fare un regalo, dedicare tempo alla persona, pensare e scegliere

Come detto, fare un regalo significa pensare a una persona cara. È un dare a cui non corrisponde un ricevere a cambio. Il regalo vero è libero dalle catene della formalità e nasce dal desiderio di vedere l’altro felice, e gioire del piacere di contribuire alla sua felicità.

Il regalo è un’espressione tangibile di un sentimento (amicizia, affetto, amore, gratitudine, rispetto…) e per questo va sempre fatto con il pensiero rivolto a chi riceve, e non al valore economico dell’oggetto in sé.

I regali che proprio non vogliamo fare

Ci sono poi i regali che si fanno per obbligo, ad esempio con alcuni colleghi o vicini di casa, questi regali sono una vera e propria tortura reciproca, a cui non si pone fine solo per pura formalità. Quello che si può fare è interrompere questa tradizione e instaurare un circolo virtuoso: parliamo chiaro con i diretti interessati, ce ne saranno profondamente grati. Siamo tutti consapevoli che si tratta di regali si fanno per obbligo in un momento dell’anno in cui le spese da sostenere sono già altissime, non ci vogliamo meno bene se non ci facciamo il regalo, e magari siamo tutti più contenti di non sprecare soldi per comprare cose inutili.

A mali estremi, estremi rimedi. Se proprio non ce la si sente di affrontare la questione con sincerità, perché si teme la reazione che potrebbe scaturire dall’altra parte, si può sempre applicare l’arte del riciclo. Questa tecnica ci permetterà di liberarci di regali inutili che abbiamo ricevuto, fare spazio, e risparmiare. Importante: ricordiamoci sempre da chi arriva ogni regalo indesiderato, per poterlo rimettere sul mercato dei regali natalizi!

Chi fa il regalo per sé, per mettersi in mostra

Attenzione a una categoria da evitare con cura: sono coloro che fanno il regalo per sé. Per questa categoria di persone, l’obiettivo principale quando fanno un regalo è mettersi in mostra, far vedere come sono bravi a fare i regali e quanto tempo hanno dedicato alla preparazione. Si tratta di soggetti da rifuggire, perché quello che fanno è creare un senso di inadeguatezza nell’altro totalmente gratuito, pavoneggiandosi delle proprie capacità e della loro sensibilità. Fare un regalo non è una gara, quindi alta protezione da questi soggetti.

Come fare un regalo che piace

Alla luce di quanto detto, gli esperti di Guidapsicologi.it hanno stilato una guida di sopravvivenza ai regali di Natale, pensata per gestire tutte le situazioni che ci si possono presentare con spirito pratico e sincerità:

  1. Cosa gli piace e come passa il tempo. Se cerchiamo di rispondere a queste domande, avremmo di sicuro almeno un paio di idee interessanti.
  2. Qualcosa che non ha. Sicuramente c’è una cosa che si rifiuta di comprare e che vi chiede sempre in prestito, è il momento giusto per regalargliela!
  3. Un regalo utile. Qualcosa per ultimare l’attrezzatura necessaria prima di un viaggio, così come per la casa nuova o per un nuovo lavoro. Insomma, un supporto alle spese che l’altra persona deve comunque sostenere è sempre apprezzato.
  4. Una cosa che non oserebbe comprare ma che vuole. Il regalo può essere anche un qualcosa che si desidera ardentemente ma che non ci si decide mai a comprare frenati dalla razionalità. Osate!
  5. Ascoltare. Essere in ascolto pronti a cogliere quali sono i desideri dell’altro facilita l’ardua impresa di fare un regalo. Oltre al fatto che per chi riceve è bello sapere che altri si ricordino i suoi pensieri.
  6. Una cosa da fare insieme. Il tempo condiviso è sempre il regalo più bello. Un fine settimana fuori porta, una mostra, un concerto o anche semplicemente un pranzo o una cena in un posto che vi piace e in cui non riuscite mai a tornare.
  7. Una cosa che ha rotto. Sappiamo che non si ricomprerà mai la radio rotta della cucina, perfetto, ci pensiamo noi! Andare in soccorso di un bisogno, è di per sé un regalo, al di là del costo in sé.
  8. Una cosa fatta da noi o nostra. Non tutto deve essere comprato. Se un amico ha sempre amato un nostro cappello o un nostro gioiello, possiamo separarcene per regalarglielo. Il valore di questo regalo sarà enorme. Lo stesso vale per chi è in grado di fare qualsiasi cosa manuale e decide di regalarla: la consapevolezza del tempo dedicato è di per sé un grande dono.
  9. Un regalo di gruppo. Invece di spendere soldi per tanti piccoli regali, ci si può unire per fare un regalo unico disponendo di molto più budget. Si evitano inutilità e si ottimizza il risultato finale.
  10. Una sorpresa vera. Un viaggio per raggiungere un amico lontano o un luogo speciale, o fare arrivare una persona inaspettata, un cucciolo che arriva in casa all’improvviso. Sono gesti che hanno un valore che va oltre a quello economico e scaldano il cuore.
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