A cura di Claudio Da Gama Rose, BlueBay Institutional Portfolio Manager, Leveraged Finance, RBC BlueBay AM
Continuiamo ad apprezzare la solidità di fondo del settore bancario europeo, che rimane ben rifornito e dovrebbe continuare a beneficiare del contesto di tassi in crescita.
I risultati del secondo trimestre hanno segnalato ai mercati che gli utili bancari stanno migliorando e hanno rassicurato gli investitori sul fatto la crisi si sia attenuata. I risultati fanno seguito a un primo trimestre tumultuoso in cui Silicon Valley Bank e altri due istituti di credito sono falliti.
Negli ultimi anni, le banche europee hanno operato con spread ristretti sui loro portafogli di prestiti, ma con l’aumento dei tassi di interesse, che ha permesso alle banche di migliorare nuovamente la redditività, i coefficienti patrimoniali sono forti.
Metriche in miglioramento per l’high yield globale
Superata la metà dell’anno, vale la pena di riflettere su alcune metriche chiave dell’asset class. Dal punto di vista del rendimento, l’high yield globale ha reso circa il 6% e si sta riprendendo bene dal sell-off dello scorso anno. Sebbene il debito societario e sovrano a più alto rating sia stata l’asset class a reddito fisso più richiesta, i rendimenti del mercato high yield statunitense ed europeo sono superiori del 3-4% rispetto agli equivalenti corporate investment grade.
Dal punto di vista dei fondamentali, gli utili delle società sono stati migliori di quanto si temesse e le metriche del credito high yield sono rimaste solide nonostante l’inasprimento delle condizioni di credito. Ciò contrasta nettamente con i mercati del credito privato e dei prestiti pubblici, dove l’aumento dei costi degli interessi ha avuto un impatto negativo sproporzionato. Per essere chiari, ci aspettiamo che i default high yield aumentino rispetto ai livelli attuali, ma in misura significativamente inferiore rispetto alle aspettative tradizionali di un ciclo di default high yield.
High yield con un approccio globale
I fattori tecnici rimangono favorevoli, poiché l’emissione complessiva di titoli high yield non ha subito la stessa accelerazione dell’investment grade. Tuttavia, prevediamo un lento e costante aumento dei tassi di default a causa del basso livello di scadenze a breve termine e dell’assenza di un settore problematico di dimensioni rilevanti.
Con gli standard di prestito destinati a rimanere significativamente più rigidi, è probabile che ciò si traduca in un più ampio inasprimento delle condizioni finanziarie. Rimaniamo vigili sugli effetti a lungo termine dell’inasprimento delle condizioni di credito, che spesso sono stati negativi per gli spread high yield.
Per il resto dell’estate, prevediamo che, in assenza di uno shock macro, l’high yield globale contribuirà in misura incrementale ai rendimenti totali dell’anno. Le obbligazioni high yield beneficiano dei bassi livelli di offerta e della mancanza di un settore problematico nei mercati europei e statunitensi. In un periodo di continua riduzione della volatilità, le asset class ad alto rendimento come l’high yield sovraperformeranno le asset class a più basso rendimento.