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RIMMEL LANCIA LA CAMPAGNA GLOBALE CONTRO IL BEAUTY CYBERBULLISMO

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RIMMEL lancia la campagna globale #IWILLNOTBEDELETED per combattere il “beauty cyberbullismo” che prende di mira le persone per il proprio aspetto fisico attraverso commenti offensivi su internet e i social media. Il fenomeno colpisce circa 55 milioni di donne [1] nel mondo e non risparmia personaggi noti, influencer, modelle, che hanno vissuto esperienze di questo tipo almeno una volta nella vita.

Per comprendere l’effettiva dimensione del problema, RIMMEL nel 2017 ha intervistato 11.000 ragazze tra i 16 e i 25 anni: ben 1 su 4 ha subito episodi di cyberbullismo legato all’aspetto fisico e per questo motivo ha deciso di cancellare le proprie immagini online. Lo studio ha rivelato anche l’impatto negativo sul benessere mentale ed emotivo dei giovani, causato dalla diminuzione di autostima e libertà d’espressione.

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“L’anno scorso 115 milioni di immagini sono state cancellate dai social media a causa del beauty cyberbullismo. Vista la dimensione del problema, abbiamo deciso di intervenire, affermando con voce forte e chiara che nessuno ha il diritto di offendere un’altra persona perché ha scelto di esprimersi un certo modo” dichiara Ankita Sayal, Global Digital Director di RIMMEL London.

“Lo scopo di RIMMEL è chiaro: ispirare le persone a sperimentare ed esprimere la propria autentica personalità attraverso il make-up. Come brand di COTY, in coerenza lo scopo del Gruppo, siamo contro ogni definizione limitata e stereotipata di bellezza e contro ogni forma di derisione, giudizio o critica alle persone per il loro aspetto fisico, atteggiamento tipico del cyberbullismo” aggiunge Sara Wolverson, Vice President RIMMEL Global Marketing di Coty.

Il primo obiettivo della campagna è attivare una conversazione globale sul beauty cyberbullismo in collaborazione con un team di influencer e giovani che hanno vissuto in prima persona questo problema, invitandoli a raccontare la propria storia.

Il secondo obiettivo di #IWILLNOTBEDELETED è la promozione del concetto di individualità della bellezza attraverso le piattaforme social di RIMMEL. Il cyberbullismo limita la libertà di espressione e la creatività, facendo esattamente il gioco dei bulli. RIMMEL al contrario vuole spronare chi ne è vittima a far sentire la propria voce, parlare di questo problema così diffuso nel mondo.

Terzo obiettivo, ma altrettanto fondamentale, è offrire uno strumento di assistenza concreta alle persone vittime di cyberbullismo. Per realizzarlo, RIMMEL ha stretto una partnership con The Cybersmile Foundation, organizzazione non profit internazionale, pluripremiata per l’impegno nella lotta al cyberbullismo e a tutte le forme di abuso digitale.

Con il sostegno di RIMMEL per i prossimi 3 anni, Cybersmile svilupperà “Cybersmile Assistant”, uno strumento innovativo, basato sull’intelligenza artificiale, che indirizzerà gli utenti verso risorse, linee di assistenza, organizzazioni e articoli adatti al problema specifico e localizzati in prossimità dell’utente. Grazie alla capacità di apprendimento automatico, caratteristica dell’intelligenza artificiale, Cybersmile Assistant diventerà nel tempo sempre più intuitivo ed efficace. L’innovativo strumento sarà lanciato inizialmente nei paesi anglosassoni nel 2019.

LA CAMPAGNA #IWILLNOTBEDELETED SUL WEB

Sul sito RIMMEL sarà creata una sezione appositamente dedicata alla campagna, in cui sarà possibile trovare il film, le storie e gli approfondimenti, le informazioni relative alla partnership con Cybersmile.
➢ https://www.rimmellondon.com/it_it/beautycyberbullying
➢ RIMMEL.com/stopbeautybullying
➢ hashtag ufficiale #iwillnotbedeleted

cyberbullismo https://youtu.be/0cYSN-ntQCo

APPROFONDIMENTI

PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA SUL CYBERBULLISMO

  • 115 milioni di immagini vengono cancellate dai social ogni anno a causa del beauty cyberbullismo
  • 1 donna su 4 al mondo ha sperimentato sulla propria pelle episodi di cyberbullismo
  • Il 65% delle intervistate ha dichiarato che la fiducia in sé stesse è stata minata dagli episodi di cyberbullismo
  • L’ 11% delle vittime di cyberbullismo ha subito episodi una volta al mese o più
  • Il 46% (circa 16,6 milioni) delle giovani donne che hanno subito episodi di cyberbullismo legati al proprio look, ha poi problemi di droga, alcol, autolesionismo o disturbi alimentari
  • Solo il 44% delle donne denuncia gli episodi di bullismo
  • Il 57% delle vittime non racconta a nessuno la propria esperienza
  • Il 51% afferma che il cyberbullismo ha fermato la loro voglia di sperimentare attraverso il look
  • Il 33% delle giovani donne del Regno Unito ritiene che il proprio look attirerà solo episodi di cyberbullismo

[1] Dati e statistiche derivano da uno studio globale che Rimmel ha condotto nel 2017 in 10 paesi coinvolgendo più di 11.000 donne di età compresa tra i 16 e i 25 anni.

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