Roma, 21 Luglio 2015 – “Tanto tuonò che piovve” dice un vecchio adagio, ma sulla sanità diluvia. Siamo stati facili profeti nell’anticipare i tagli in sanità che si sarebbero attuati subito dopo le elezioni. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della UIL FPL Giovanni Torluccio.
[easy_ad_inject_1]Dopo il lungo scaricabarile – prosegue Torluccio – tra Ministero e Regioni sulla paternità della scelta, i tagli adesso diventano legge e chi paga? Ma naturalmente cittadini, lavoratori e operatori del settore. Facile risolvere i problemi coi sacrifici degli altri. Così il costo delle prestazioni ambulatoriali potenzialmente inappropriate se lo pagheranno i cittadini, quello dei ricoveri riabilitativi a rischio di inappropriatezza ricadrà sulle strutture che si vedranno dimezzare la tariffa e i pazienti verranno buttati fuori ancor prima per non incorrere nell’ulteriore penalizzazione delle giornate “oltre soglia”.
Se si tiene conto che , ormai, criteri e principi non sono stabiliti su evidenze scientifiche ma sulle esigenze di cassa, si capisce che cosa ci aspetta. Per i lavoratori il conto non sarà meno salato: I medici si vedranno decurtare il salario di risultato per le prescrizioni a rischio di inappropriatezza e verrà ripristinato il blocco dei fondi contrattuali appena allentato dalla finanziaria 2015. Quindi i problemi della medicina difensiva, invece di intervenire a monte sugli aspetti della responsabilità professionale, saranno scaricati ancora di più sui professionisti sanitari e i risparmi delle riorganizzazioni ospedaliere, realizzate coi sacrifici del personale andranno tutte ai risparmi dell’azienda.
Un panorama desolante, – continua il Segretario Generale della UIL FPL – oltretutto sempre con interventi lineari, buttando in un unico calderone tutte le situazioni più disparate, da quelle virtuose a quelle più sgangherate.
Il barile – conclude Torluccio – è stato ormai più che raschiato e non si può continuare a tagliare sui servizi e sugli operatori sanitari. A quando una lotta vera agli sprechi? A quando il taglio della pletora delle stazioni appaltanti? A quando il taglio dei vitalizi e degli enormi costi della politica?
Pietro Bardoscia
Uil Fpl