A cura di Matt Miller, Economista politico di Capital Group
La Camera Usa, controllata dai repubblicani, ha passato una legge che aumenta il tetto del debito del governo di 1,5 trilioni di dollari ma impone forti restrizioni alla spesa. Ora bisogna aspettare il senato. La decisione di aumentare il limite del debito nazionale è spesso una decisione di routine, tranne negli anni in cui il Congresso è diviso, come adesso. Con i repubblicani che controllano la Camera dei rappresentanti e i democratici al comando del Senato, si profila quella che potrebbe essere una delle prove di forza sul tetto del debito più controverse della storia recente.
Cosa succede se gli Stati Uniti non riescono a onorare il loro debito?
Naturalmente, il timore è che gli Stati Uniti, nel pieno di un’impasse sul tetto del debito particolarmente spiacevole, possano finire in default tecnico sulle loro numerose obbligazioni di debito, compresi i pagamenti ai titolari di obbligazioni. È difficile prevedere cosa potrebbe accadere ma molti sostengono che ciò metterebbe in subbuglio i mercati finanziari e comprometterebbe lo status del dollaro USA come valuta di riserva mondiale. Le probabilità di un default tecnico, che si verificherebbe in caso di mancato o ritardato pagamento di un’obbligazione, sono molto basse ma non nulle.
È importante fare una distinzione tra la situazione che si sta affrontando negli Stati Uniti e qualcosa di molto peggiore, come un default in stile argentino, in cui gli investitori perdono i loro risparmi. Nessuno crede davvero che ciò possa accadere in questo caso. A nostro avviso, negli Stati Uniti la probabilità di un default tecnico, o di un pagamento ritardato, si attesta tra il 5% e il 10%. Se gli Stati Uniti non riuscissero a pagare quanto dovuto su un titolo a breve termine in scadenza a giugno, ad esempio, si scatenerebbe un’ondata di indignazione sui mercati, accompagnata da un’estrema volatilità per un giorno o due e poi l’impasse sul tetto del debito probabilmente si concluderebbe. Quando si raggiunge una crisi, questa tende a innescare gli ingranaggi politici. Se ciò accadesse, crediamo che il Congresso si riunirebbe molto rapidamente e alzerebbe il limite del debito e gli investitori sarebbero ripagati.
La legge delle conseguenze indesiderate
Ciò non significa che non ci saranno conseguenze per un default tecnico. Le agenzie di rating potrebbero ridurre il rating degli Stati Uniti. Gli investitori potrebbero far salire il costo delle future emissioni di debito USA. E, forse la cosa peggiore, alcuni investitori potrebbero non considerare più i Treasury statunitensi come l’investimento più sicuro al mondo. Non sappiamo davvero quali sarebbero le implicazioni a valle. Per esempio, ci sono banche i cui rating sono in qualche modo legati ai rating sovrani degli Stati Uniti. Nella stessa situazione si trovano le compagnie di assicurazione e le agenzie come Fannie e Freddie. È difficile sapere cosa accadrebbe loro se una o più agenzie di rating declassassero gli Stati Uniti. Potremmo ritrovarci con declassamenti a cascata e questo sarebbe un vero problema per alcune istituzioni finanziarie. Non è qualcosa che possiamo semplicemente ignorare ed è per questo che abbiamo bisogno di una risoluzione tempestiva.
Quanto è il limite per considerare eccessivo il debito?
Dal punto di vista di un investitore azionario, il dibattito sul tetto del debito degli Stati Uniti costituisce un interessante teatro politico ma non è un elemento che pesa troppo sulle decisioni di investimento. Al contempo, non riteniamo che sia necessariamente una cattiva idea ricordare di tanto in tanto che gli Stati Uniti hanno un debito di oltre 30.000 miliardi di dollari. Forse è giunto il momento di avviare una discussione seria sulla responsabilità fiscale a lungo termine.