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Stagione degli utili migliore del previsto per il Giappone

Ernst Glanzmann – Investment Director azionario Giappone di GAM
Ernst Glanzmann – Investment Director azionario Giappone di GAM
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a cura di Ernst Glanzmann – Investment Director azionario Giappone di GAM

Il Giappone è diventato un argomento di attualità per la stampa, con pubblicazioni che riportano che l’indice azionario giapponese ha raggiunto un massimo da 33 anni nel mese di maggio. Ma cosa sta muovendo i mercati? Uno dei fattori principali è una stagione di utili migliore del previsto. Gli utili netti su base annua (escludendo Softbank, che consideriamo un evento idiosincratico) sono aumentati del 13%, mentre anche i dati trimestrali sono stati leggermente superiori. Inoltre, diverse società hanno annunciato riacquisti di azioni, alcuni dei quali superiori al 10% delle azioni in circolazione, il che è interessante per gli investitori.

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Un altro fattore chiave è rappresentato dalle riforme proposte dalla Borsa di Tokyo, che si concentrano sul miglioramento del rapporto prezzo/valore contabile e del costo del capitale delle principali società quotate. Il comitato responsabile ritiene che il concetto di costo del capitale non sia ben conosciuto dai dirigenti aziendali in Giappone e che quindi sia necessario educarli e sensibilizzarli, con l’auspicio di migliorare il ritorno del capitale proprio, la redditività e il rapporto prezzo/valore contabile. Sebbene le raccomandazioni della Borsa di Tokyo non rappresentino delle regole ferree, il loro consiglio, unito al sostegno del Primo Ministro Kishida, fornisce comunque una guida.

A nostro avviso, nei prossimi anni ci saranno notevoli sforzi per migliorare l’efficienza dei bilanci, la redditività e l’efficienza operativa. Si tratterà di un processo lento, ma che dovrebbe essere positivo per il mercato azionario.

Il Giappone dipende ancora molto dalla situazione economica degli Stati Uniti. Osservando l’indice americano ISM e la variazione su base annua dei nuovi ordini del settore manifatturiero dei beni durevoli (esclusi i trasporti), riteniamo di essere vicini a un punto di svolta; nei prossimi mesi ciò si potrà manifestare in modo più netto. L’industria automobilistica statunitense sta affrontando i problemi di approvvigionamento di componenti elettronici chiave e ora produce e vende più auto. La domanda è in netto miglioramento e ciò è positivo anche per diverse società quotate alla Borsa di Tokyo.

Da una prospettiva top-down, le vendite di semiconduttori sono ancora in calo rispetto all’anno precedente, ma crediamo che lentamente si potrà assistere a dei miglioramenti. Il principale freno alla media trimestrale è stato l’Asia-Pacifico, che ha iniziato a dare segni di cedimento; ci aspettiamo notizie più positive per l’estate. Riteniamo inoltre che per allora avremo raggiunto un punto di svolta nella robotica giapponese.

Per quanto riguarda i margini di profitto operativo delle società quotate in Giappone, soprattutto nel settore manifatturiero, dovremo prestare attenzione ai prezzi degli input. Se si considerano i prezzi delle materie prime del Nikkei 42 in Giappone, la pressione sui prezzi dei fattori produttivi dovrebbe iniziare a diminuire, con un impatto positivo sui margini in futuro. Lo stesso è avvenuto per le tariffe di trasporto. Si tratta di una buona notizia che dovrebbe riflettersi lentamente ma costantemente nei risultati futuri, poiché i costi di trasporto sono meno dannosi per i margini operativi rispetto al passato.

Dopo la fine del Covid, il turismo in Giappone è tornato a crescere. Le visite dei turisti stranieri in Giappone si stanno avvicinando ai livelli registrati prima della crisi. Il reddito totale dei lavoratori dipendenti in Giappone sta crescendo quasi del 3%, il che dovrebbe essere un fattore di sostegno per la crescita dei consumi privati.

Sembra che la Corea del Sud e il Giappone siano più in sintonia tra loro con le tensioni tra Stati Uniti e Cina. Il primo ministro Kishida ha recentemente invitato a Tokyo i leader dei semiconduttori per un confronto, il che implica che il Giappone è disposto ad accettare un maggior numero di fabbriche di semiconduttori per rifornire di macchinari il mondo ex-Cina. Prevediamo che il Giappone si posizionerà come una destinazione favorevole per beneficiare della tendenza globale all’onshoring, che a sua volta sarà positiva per le azioni giapponesi in generale.

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