In una recente dichiarazione, Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla strategia del gruppo Stellantis in Italia, in seguito a un accordo firmato con le organizzazioni sindacali. Questo accordo, che prevede l’uscita volontaria e incentivata di 1.520 lavoratori di Stellantis nel paese, è stato accolto con sentimenti contrastanti.
Da un lato, l’intesa è stata vista come un passo positivo nella risoluzione delle questioni legate all’occupazione e alla gestione del personale. Tuttavia, secondo Ferrara, tale mossa evidenzia un chiaro disegno da parte dell’azienda di ridurre progressivamente fino a eliminare completamente la sua presenza industriale in Italia. Questa strategia, per Ferrara, segnala un allarmante disinteresse di Stellantis verso il mantenimento di un solido impegno nel tessuto economico e produttivo italiano.
La preoccupazione espressa da Unimpresa non riguarda soltanto la perdita immediata di posti di lavoro, ma anche le più ampie ripercussioni economiche e sociali che un simile ridimensionamento potrebbe avere. La riduzione dell’organico è sintomo di un più generale impoverimento delle competenze, della specializzazione lavorativa e delle opportunità di formazione e crescita professionale all’interno del paese. Questi fattori sono fondamentali per il successo e la resilienza dell’industria manifatturiera, specialmente in un settore altamente competitivo e in rapida evoluzione come quello automobilistico.
Ferrara sottolinea anche il progressivo distacco di Stellantis dall’Italia, evidenziato dalla concentrazione delle sue attività principali all’estero: la direzione industriale in Francia, il quartier generale giuridico in Olanda e la sede fiscale in Gran Bretagna. Questa configurazione internazionale lascia poco spazio all’Italia nel panorama strategico dell’azienda, una tendenza che secondo Ferrara ha radici profonde e risale a decisioni prese anni addietro.
Di fronte a questa situazione, Unimpresa invoca un intervento deciso del governo italiano. L’organizzazione chiede alle autorità di adottare misure energiche per invertire questa tendenza e offrire prospettive di rilancio per l’industria automobilistica nazionale. L’obiettivo è ristabilire l’Italia come un centro vitale di produzione, innovazione e lavoro nel settore automotive, contrastando la strategia di disimpegno e rilocalizzazione di Stellantis.
La chiamata all’azione di Unimpresa è un appello a tutta la società italiana, dalle istituzioni governative agli attori economici e ai cittadini, per unire le forze in difesa del patrimonio industriale del paese e per garantire un futuro prospero e sostenibile all’industria automobilistica italiana.