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Studio RC Rescigno Carrara presenta la terza edizione della ricerca sull’analisi dei bilanci delle società bergamasche

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La ricerca è stata condotta analizzando i risultati dei bilanci 2022 di oltre 6.000 aziende bergamasche (circa 6.600). I bilanci 2022 hanno evidenziato rilevanti incrementi medi di fatturato, di circa il 16,3%, spesso non controbilanciati da corrispondente aumento dei risultati economici, un dato che comunque deve essere letto considerando il tasso di aumento registrato nell’anno (pari all’11, 6%). Considerando il tasso di crescita, l’aumento medio reale del fatturato è pari al 4,7%. Le imprese che, invece, hanno visto peggiorare maggiormente la propria posizione finanziaria netta sono le imprese di maggiori dimensioni.

Bergamo, 4 dicembre 2023 – Lo Studio RC – Rescigno Carrara (Dottori Commercialisti e revisori legali) fondato da Marco Rescigno e Paola Carrara ha condotto, per il terzo anno consecutivo, un’analisi sui risultati dei bilanci di circa 6.600 società di Bergamo e provincia .

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La ricerca è stata condotta confrontando i risultati dei bilanci 2022 con quelli del 2021, rispetto a specifiche grandezze economiche, finanziarie e patrimoniali ritenute maggiormente significative. Si è proceduto all’analisi attraverso l’utilizzo di dati pubblici desumibili da bilanci, informazioni anagrafiche e merceologiche relative alle società depositate presso Registro Imprese, estraendoli e rielaborandoli con l’ausilio di specifici data base professionali.

L’analisi è stata circoscritta alle società bergamasche e agli esercizi 2022 e 2021, segmentando le informazioni disponibili (relative a n. 6.610 aziende) per dimensioni di fatturato e per specifici settori merceologici ritenuti di particolare interesse e prevalentemente rappresentativi della provincia bergamasca. “In generale, i bilanci 2022 hanno evidenziato, secondo le aspettative, rilevanti incrementi medi di fatturato spesso non controbilanciati da corrispondente incremento dei risultati economici- commenta Marco Rescigno- Il campione analizzato ha evidenziato un aumento medio nominale del fatturato nel 2022 di circa il 16 ,3% che può apparire in assoluto estremamente soddisfacente ma che comunque deve essere letto considerando l’aumento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo (dato ISTAT pari al 11,6% variazione dicembre 2022 su dicembre 2021). Considerando infatti il ​​tasso di crescita, l’aumento medio reale del fatturato è pari al 4,7%. Da rilevare che per ritrovare un impatto dell’acquisto comparabile a quello del 2022 bisogna risalire ai primissimi anni 80. Pur con tutte le cautele relative ad un riferimento così remoto, esso misura l’eccezionalità di quanto accaduto nel 2022”.

Paola Carrara sottolinea come: “ La ricerca svolta ci ha consentito di osservare come la contrazione della marginalità, a causa dell’aumento del costo dei fattori produttivi rappresentati soprattutto da materie e servizi, sia un fenomeno trasversale anche rispetto alle dimensioni delle imprese. Analogamente, dall’analisi emergono anche i primi effetti della crescita del costo del denaro in conseguenza della politica restrittiva della Banca Centrale Europea che, a partire dalla seconda metà del 2022, ha incrementato i tassi del 2,5% in 4 step. Il costo dell’indebitamento per le imprese bergamasche è pertanto incrementato e questo è osservabile in tutti i cluster dimensionali analizzati, raggiungendo livelli più elevati per le imprese di minori dimensioni. Le imprese che hanno visto peggiorare maggiormente la propria posizione finanziaria netta sono le imprese di maggiori dimensioni, probabilmente per finanziare gli investimenti effettuati in misura superiore rispetto alla media”

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