Home Economia Superbonus e l’impatto sulle banche: una misura governativa controversa

Superbonus e l’impatto sulle banche: una misura governativa controversa

Tra modifiche e malcontenti, il governo trasferisce le conseguenze del flop sulla tassa extraprofitti alle istituzioni bancarie

Giovanna Ferrara, Presidente di Unimpresa
Giovanna Ferrara, Presidente di Unimpresa
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Il superbonus edilizio, misura di incentivazione fortemente discussa e recentemente modificata dal governo, continua a sollevare questioni e preoccupazioni nel settore bancario e imprenditoriale. Nonostante alcuni aspetti positivi riconosciuti nelle ultime direttive, persistono incertezze, soprattutto per quanto riguarda la retroattività e le modalità di compensazione dei crediti fiscali.

Le novità introdotte incidono particolarmente sulle banche, che detengono crediti fiscali legati al superbonus per un valore prossimo ai 35 miliardi di euro. Tra gli istituti più esposti figurano Intesa Sanpaolo con 20,1 miliardi di euro, seguita da Unicredit con 5,7 miliardi, Bper con 4,5 miliardi, Banco Bpm con 2,9 miliardi e Monte dei Paschi di Siena con 1,6 miliardi. La decisione di rendere retroattive alcune condizioni, come la durata delle compensazioni, ora limitata a sei anni, e le restrizioni su pagamenti specifici, come i contributi previdenziali dei dipendenti tramite crediti fiscali, ha suscitato notevole malcontento tra gli operatori finanziari.

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Il settore edilizio, dopo aver subito ben 32 modifiche normative relative agli incentivi, si trova a fronteggiare una situazione di incertezza costante. Questa instabilità normativa rende estremamente difficile per le imprese realizzare una pianificazione finanziaria efficace e minaccia la stabilità dell’intero settore.

Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, sottolinea l’importanza che le recenti modifiche siano le ultime, in modo da fornire alle aziende un quadro giuridico stabile e definito. Il settore bancario, colpito indirettamente dalle conseguenze di una mancata riuscita sulla tassa per gli extraprofitti, si trova ora a dover assorbire ulteriori costi legati all’attuazione del superbonus, come chiarisce la stessa Ferrara.

Questo scenario mette in luce le sfide e le tensioni esistenti tra la necessità di incentivare l’edilizia sostenibile e quella di mantenere un equilibrio finanziario stabile per le banche, con ripercussioni che potrebbero estendersi a lungo nel tessuto economico del paese.

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