Home Italia Tensione crescente nel carcere di Bellizzi Irpino: eventi critici richiedono azioni immediate

Tensione crescente nel carcere di Bellizzi Irpino: eventi critici richiedono azioni immediate

Polizia Penitenziaria
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Nel carcere di Bellizzi Irpino, Avellino, si è verificata una serie di eventi critici che evidenziano un crescente stato di tensione. Secondo Tiziana Guacci, segretario regionale campano del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), la mattinata ha visto un detenuto, proveniente da Napoli e alloggiato nel Reparto Isolamento, dar vita a un incendio all’interno della propria cella. L’intervento rapido e deciso del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato che le fiamme potessero causare danni maggiori, sebbene alcuni agenti abbiano necessitato di cure mediche per aver inalato il fumo.

Poco dopo, un altro detenuto, questa volta con problemi psichiatrici e di origine nord-africana, ha aggredito un agente di polizia penitenziaria durante una protesta innescata da motivi apparentemente trascurabili. Questo episodio ha portato a ulteriori tensioni e a un ferimento all’interno dell’istituto.

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Il SAPPE esprime forte preoccupazione per questi eventi, sottolineando la necessità di un intervento urgente per affrontare le questioni relative alla sicurezza del personale. La richiesta del sindacato include l’invio di un Direttore e di un comandante titolare al carcere di Avellino per superare le problematiche strutturali che perdurano nonostante la gestione attuale.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, rafforza questa richiesta, evidenziando la continua violenza nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria e l’urgenza di riforme legislative per migliorare la gestione delle carceri italiane. La mancanza di azioni concrete da parte del Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, nonché l’apparente disinteresse del Ministro della Giustizia, vengono criticati duramente.

In conclusione, il SAPPE non esclude l’opzione di manifestazioni pubbliche per esprimere il crescente dissenso e la frustrazione dei lavoratori penitenziari, facendo appello alle istituzioni per un cambiamento tangibile e immediato. Questa situazione di “guerriglia urbana” richiede una presa di posizione decisa e misure rapide per garantire la sicurezza all’interno delle mura carcerarie e il benessere sia del personale che dei detenuti.

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