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Transizione energetica: elettrificazione strada maestra. Un ruolo di primo piano anche per le major petrolifere 

Mark Lacey, Head of Global Resource Equities e gestore del fondo Schroder ISF* Global Energy Transition.
Mark Lacey, Head of Global Resource Equities e gestore del fondo Schroder ISF* Global Energy Transition.
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22 maggio 2023 – La transizione energetica è una sfida sempre più urgente e la strada maestra sarà quella della elettrificazione. All’evento Recharge – Energia in azione, organizzato a Milano da Schroders, lo scienziato del CNR Nicola Armaroli ha fatto il punto su dove siamo oggi e cosa è necessario fare per ridurre il consumo di petrolio e, a tendere, di gas per sostituirli con fonti rinnovabili, abbassando le emissioni globali.

“La buona notizia è che la Terra non è a corto di energia, a cominciare da quella solare. La cattiva è che ‘bruciamo’ ancora troppo per muoverci, scaldarci e produrre energia. L’elettrificazione è la via di uscita principale: i motori elettrici sono più efficienti di quelli a combustione e le tecnologie elettriche rinnovabili sul mercato già esistono e sono le più competitive sotto ogni aspetto, dai costi ai tempi. Rispetto alle fonti tradizionali, le rinnovabili richiedono meno quantità di materiali ma una complessità maggiore, ed evidenziano la necessità di cooperazione internazionale, in quanto nessun Paese ha tutti gli ingredienti a disposizione per completare il processo di transizione”, ha detto Armaroli, tra i più noti esperti in Italia in tema di energia. 

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I combustibili fossili sono tuttavia destinati a rimanere e, con loro, anche le major petrolifere. Proprio i giganti dell’Oil&Gas tradizionale svolgeranno un ruolo di primo piano nella transizione energetica.

“Queste società sono parte della soluzione e non solo parte del problema perché stanno cominciando a reindirizzare una grande quantità di investimenti verso le rinnovabili. Il ruolo delle major petrolifere nella transizione energetica è ancora più importante se si considera che sono le uniche società che potranno produrre, conservare, trasportare e usare l’idrogeno, oggi considerato il combustibile del futuro per l’industria pesante”, ha detto Mark Lacey, Head of Global Resource Equities e gestore del fondo Schroder ISF* Global Energy Transition.

Il finanziamento della transizione energetica, necessaria per ridurre le emissioni globali del 33% dai livelli del 2010 entro il 2030 per limitare l’aumento delle temperature a 2°C, attualmente offre visibilità sul fronte della crescita attesa e valutazioni attraenti lungo tutta la catena del valore.

“L’elettrificazione sta guidando la transizione energetica e questo sta accadendo per effetto di politiche governative di incentivo e per la maggiore consapevolezza dei problemi ambientali, ma soprattutto perché per la prima volta dopo molto tempo i costi sono scesi, eolico e solare sono molto più economici e per questo assistiamo ad un picco di accelerazione delle tecnologie”, ha commentato Lacey.

Lacey ha inoltre aggiunto: “Quando parliamo di investimenti parliamo dell’intera catenadel valore: non solo pannelli solari e pale eoliche ma anche trasmissione e distribuzione con l’ammodernamento della rete e lo stoccaggio. Per le sole infrastrutture di ricarica sono previsti 2.000 miliardi di dollari di investimenti l’anno, cinque volte quelli assorbiti oggi dal settore dell’Oil and Gas globalmente. Un’enorme quantità di capitale destinato a tradursi in crescita degli utili”.

*Schroder International Selection Fund

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